I NETTARI / BOSCO 200 g | LE QUERCE

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Descrizione

I NETTARI / BOSCO – LE QUERCE
Il miele di bosco LE QUERCE viene raccolto in Italia nei mesi di Luglio ed Agosto: periodo durante il quale la Metcalfa pruinosa si nutre della linfa di diverse varietà vegetali, rapita dalle piante più giovani o dalle loro parti più tenere.

FORMATO: 200 g

CARTA D’IDENTITÀ
Miele di Bosco – paese di origine Italia

Zona di provenienza: Italia
Periodo di raccolto: agosto
Consistenza: il miele di bosco è un miele dalla consistenza liquida e viscosa. Si presenta agli occhi con un aspetto limpido e alla gola con una sensazione cremosa e densa.
Colore: si tratta di un miele dal colore caldo: ambra scuro con una punta molto fine di nero, quasi a donare una sfumatura affumicata.
Sapore: al palato, il miele di bosco, dona il ricordo di un assaggio immaginario di una grande varietà di chicchi di cereali in germinazione: il non lontano sentore di malto d’orzo ad esempio, rispecchia il carattere caldo, poco dolce e leggermente acido di questo prodotto. Come a ricordare lo zucchero caramellato per la lieve sfumatura amarognola, oppure la rubra, per il sottile impulso acido, il miele di bosco offre alla bocca l’orma di una tarte tatine con mele ricoperte da zucchero fuso e allo stesso tempo l’animo della frutta secca o cotta.
Aroma: l’intreccio tra gusto e olfatto è una danza speziata che conduce il palato verso un aroma fruttato. Frutta cotta o secca come datteri, fichi, mele e albicocche, accompagnano la persistente intensità della fragranza maltata tipica di questo prodotto, fino ad abbracciare un fine carattere caramellato.

Raccolta differenziata: verifica le disposizioni del tuo Comune
VASO >> GL70 VETRO
TAPPO >> FE40 ACCIAIO
prodotto confezionato da: Le Querce snc, reg. Vigna Granda, 2 – 10010 Azeglio (TO) – Italia

ABBINAMENTI
Unico nel suo genere, il miele di bosco è uno dei prodotti più utilizzati per sorprendenti ricette: dal semplice accompagnamento a formaggi freschi e/o mediamente stagionati all’accostamento al burro spalmato sul pane, dall’originale abbraccio a specie di pesce lacustre a quello con carni speziate dal sapore d’oriente.
Grazie alla particolare consistenza, questo miele viene ampiamente servito in armonia con panna cotta e gelato, per dolcificare caffè o orzo e per arricchire intingoli in grigliate miste quali ketchup e salsa barbecue.

VARIETÀ FLOREALE
Linfa, Metcalfa, melata e miele

Linfa grezza (xilematica) e linfa elaborata (floematica): un insieme di sali minerali e acqua la prima e una soluzione acquosa che trasporta i prodotti della fotosintesi a tutte le cellule delle piante la seconda.

Alcuni afidi e altri parassiti dell’ordine dei Rhyncota, quali ad esempio la Metcalfa pruinosa, sono provvisti di un apparato boccale specifico che permette loro di nutrirsi di questa sostanza vegetale. Ad essi interessa ottenerne la componente proteica ed eliminarne quella zuccherina. Quest’ultima, venendo espulsa tramite secrezioni, tende a depositarsi sulla parete esterna del fusto parassitato. Ma come da tradizione, nulla si butta via! Questo scarto zuccherino, che prende il nome di melata, costituisce un ricco nutrimento per alcuni insetti, tra i quali le api che la trasformano poi in miele.